Wabi-Sabi è la parola d’ordine quando si parla di tendenze per il 2018.
Un termine giapponese speciale composto da due parole: wabi e sabi.
Wabi vuol dire semplicità, umiltà e sobria eleganza.
Sabi si riferisce allo scorrere inesorabile del tempo e alla capacità di scoprire la bellezza all’interno di una cosa antica e nelle imperfezioni legate all’età (rughe del viso di una donna).
Wabi-Sabi è un concetto giapponese che ci insegna ad amare la bellezza dell’imperfezione e ad accettare il fluire e l’evolversi delle cose.
Una filosofia di vita zen che che sta diventando una vera e propria tendenza con contaminazioni nel mondo della moda, del design, dell’interior décor, dell’arte e dell’architettura.
Secondo Richard R. Powell il Wabi-Sabi nutre tutto ciò che è autentico accettando tre semplici verità: nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto.

Semplice, essenziale e bello, tre caratteristiche che nel Wabi-Sabi sono associate al benessere.

Dare nuova vita al vasellame quando si rompe trasformandolo in un oggetto unico e di maggior valore.
Il kintsugi è la pratica giapponese per riparare gli oggetti di ceramica rotti utilizzando oro liquido o lacca con polvere d’oro per rimettere insieme i pezzi.
L’arte di valorizzare le ferite considerando l’imperfezione di una crepa e dandole un nuovo valore estetico di perfezione.
Una metafora e lezione simbolica che ci aiuta ad accettare le nostre fragilità e debolezze o traumi.
Abbigliamento Wabi-Sabi dallo stile essenziale e pulito.
Abiti che ci fanno stare bene creati con tessuti naturali, preferibilmente riciclati.
Wabi-Sabi, un ideale di bellezza, uno stile di vita.
2 comments
vitaincasa il lato rosa
Non conoscevo il wabi-sabi, grazie della segnalazione. Però avevo sentito parlare dell’arte di riparare i vasi rotti con l’oro per renderli ancora più preziosi. Mi piace questa “filosofia”!
charmeandmore
Piace molto anche a me.